Frost. Un amore fatale by C.N. Crawford

autore:C.N. Crawford [Crawford, C.N.]
La lingua: ita
Format: epub
editore: De Agostini
pubblicato: 2023-10-11T12:00:00+00:00

18

AVA

Arrivai al sesto giorno di allenamento con i muscoli doloranti e il corpo ricoperto di lividi. Non che Torin se la passasse meglio di me. Dopo che gli avevo sferrato il calcio al ginocchio, il re aveva abbandonato ogni riguardo.

Mi incamminai verso il cimitero ombroso, la luce argentea della luna che si rifletteva sul terreno innevato. Stavo imparando a ignorare il freddo e a combattere senza il mantello, per muovermi con più agilità. Durante i nostri allenamenti, l’esercizio fisico era sufficiente a tenermi calda.

Trovai Torin da solo, nella radura. Il vento gli sferzava il mantello. Come sempre, aveva portato due spade con sé. Entrai nello spiazzo circolare e me ne lanciò una. Colta alla sprovvista, riuscii a prenderla per un soffio.

«Dammi un minuto, Torin.» Sbottonai il mantello, seccata. Sapevo che mi avrebbe attaccato a tradimento, così me lo tolsi in fretta, buttandolo sulla neve dietro di me.

Torin si irrigidì, poi il suo sguardo si posò sui miei vestiti neri e attillati.

Mi stava mangiando con gli occhi, per caso? Quante altre concorrenti aveva adocchiato nelle settimane passate? Il re era un donnaiolo, di sicuro: per questo non poteva sposarsi sul serio. Finché si trattava soltanto di una transazione d’affari, poteva portarsi a letto chi voleva, e senza sensi di colpa.

Poi mi guardò di nuovo negli occhi e feci un balzo nel terreno innevato, cercando di colpirlo.

Mentre le nostre spade si scontravano, tenne lo sguardo fisso su di me. Nei suoi occhi mi sembrò di vedere una luce divertita. Stavo cominciando a rendermi conto che quel gioco gli piaceva. Allenarsi con me lo faceva sentire vivo.

Ma la cosa assurda era che provavo la stessa cosa…

Andrew mi aveva fatto sentire al sicuro. Ma Torin? Con lui era come stare sull’orlo di un precipizio, a pochi centimetri da una caduta vertiginosa. Non mi ero mai sentita così su di giri, con il cuore a mille e l’adrenalina che pompava nelle vene. Ma c’era un problema: era un’emozione passeggera, una candela che si sarebbe consumata in fretta. Non mi faceva bene indugiare su quei pensieri, nemmeno per un secondo. Chiaramente, quell’uomo non era tipo da relazione stabile.

Non avevo intenzione di scoprire il fianco e rischiare un’altra delusione. Per nessuna ragione al mondo. Mi ero a malapena ripresa dalla rottura con Andrew.

Il respiro di Torin si condensò in nuvole di vapore, mentre affondava la spada, arrivando a pochi centimetri dalla mia cintura. Aveva un’espressione feroce, gli occhi che scintillavano.

Indietreggiai e rischiai di essere uccisa da un ramo innevato.

Maledizione.

Mi ero distratta e Torin mi aveva messo con le spalle al muro.

Parai il colpo, ma mi spinse contro l’albero, immobilizzandomi.

Increspò le labbra in un sorriso. «Ma guarda: sei esattamente dove ti voglio, changeling prediletta.»

«Prediletta?» Ricambiai il sorriso. «Ti sei dimenticato che ci odiamo? Io no.»

«Ma, Ava.» Era così vicino che riuscivo a vedere i lineamenti del suo viso, e il modo in cui la luce della luna metteva in risalto i suoi zigomi taglienti. «Il tuo disprezzo assoluto è ciò che rende tutto più eccitante, quando sei in mio potere.

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